Alla volta di S. Quirico d'Orcia


    Si percorre la Cassia e devo dire che è un piacere farla in moto; è tutto un saliscendi ma la parte più bella della strada secondo me comincia quando si scavalca Montefiascone e si comincia a scendere verso Bolsena. Siamo in fila e io faccio da battistrada così da limitare la velocità alla possibilità degli scooter. Entriamo in Toscana e decidiamo di fare la prima tappa a  Bagni San Filippo. Scendiamo verso il canalone dove scorre l’acqua (calda) che scaturisce dalle sorgenti. La prima cosa che vediamo è una parete bianca creata dall’acqua che cade dall’alto e lascia dei depositi lungo la sua caduta. Attraversiamo un ponticello in legno e ci fermiamo per mangiare. Un’oretta di sosta che ci ritempra e poi si riparte per Spedaletto dove abbiamo prenotato il soggiorno presso l’agriturismo Sorbelle d'Orcia.


    Bagno Vignoni


    Abbiamo un’ottima impressione arrivando. La struttura è molto bella. Un casolare dove abbiamo a disposizione due appartamenti di due camere matrimoniali ciascuno mentre al presidente viene concesso l’onore di occupare una dependance costituita da un vecchio fienile ristrutturato ad appartamento (molto bello).Altri invece proseguono per S.Quirico D'Orcia dove erano stati prenotate altre case. Una rinfrescata e si decide di andare a visitare Bagno Vignoni. Carino il paese, famosa la sua piscina ma altrettanto bello è tutto il sistema di canali, piscine e bagni per l’ utilizzo delle acque termali da parte degli antichi romani.


    Decidiamo al quel punto di andare a visitare l’ABBAZIA DI SANT'ANTIMO. L'Abbazia è stata eretta nella valle nei pressi di Castelnuovo dell'Abate a circa 10 chilometri da Montalcino . In quel luogo pare che sia stato fondato un antico monastero,( sul quale è stata poi eretta l’abbazia), da parte di Carlo Magno per ringraziare il Signore per averlo salvato da una pestilenza che colpì le sue truppe durante un viaggio. Dopo la visita proseguiamo per MONTALCINO, famosa per il suo Brunello, dove ci fermiamo per una visita al paese e per cenare. Torniamo a casa in tarda serata abbastanza stanchi ma soddisfatti di quello che abbiamo visto.


    La Colleggiata di S. Quirico d'Orcia


    Sabato mattina decidiamo di andare a Rocca d’Orcia (vicino a Castiglione) dove c’è la ROCCA DI TENTENNANO, che domina la famosa VIA FRANCIGENA saliamo sulla torre per una bellissima vista di parte della valle, compresi in lontananza i paesi di Pienza e Montalcino. Da li si parte per Radicofani e forse inizia ,motociclisticamente parlando, la parte più bella. Strade bellissime, curve, saliscendi, pochissime macchine, solo un vento abbastanza forte che da un po’ fastidio. Arriviamo a Radicofani e andiamo a visitare la rocca (GHINO DI TACCO). Saliamo sulla torre e da li la vista e ancora più bella di prima. Il forte vento ci induce a scendere dopo poco e a riprendere le nostre moto. Questa volta la direzione è Cetona dove arriviamo dopo aver percorso svariati chilometri su una strada deserta e dopo aver toccato il paese di Sarteano dove però non ci fermiamo. Abbiamo tutti notato come cambia il paesaggio quando si scavalcano le colline in direzione Sarteano. La Val D’Orcia con i suoi terreni tutti verdi coltivati a grano (che con il vento che tira sembra un mare in movimento) mentre appena si scavalla dall’altra parte si nota un territorio più scosceso con alberi di ogni tipo.


    Vista dalla cima della Rocca di Tentennano


    Arrivando a CETONA troviamo la piazza tutta piena di fiori (c’è un mercato di fiori per una festa di primavera). Ne avevo sentito parlare e devo confermare che Cetona è bellissima. Ci fermiamo (dividendoci) per una pausa rilassante e per il pranzo. Due chiacchere, un caffè (forse due) e siamo pronti a ripartire. Questa volta andiamo a Montepulciano. Si ripercorre la strada fino a Sarteano, giriamo direzione Chianciano e poi arriviamo a Montepulciano. Sosta e visita della cittadina dove troviamo molta più gente che negli altri posti. La prima visita è alla città sotterranea. È un locale piano strada, sito sulla via principale, da dove si accede ad una cantina aperta al pubblico, dove troviamo un ambiente molto ben conservato con una infinità di botti di tutte le capacità e con la possibilità di degustare il vino che è in vendita nel negozio. Come al solito ci si divide, anche perché 15 adulti, anzi oggi 17, hanno esigenze e interessi diversi. L’importante è che ci si ritrovi al momento della ripartenza (come dicono i giornalisti sportivi). Alle 18 circa si riparte in direzione casa dandoci appuntamento alle 19 a Pienza.


    Terrazza della torre della rocca di Tentennano


    Siamo fortunati perché prendiamo la strada che si dirige verso MONTICCHIELLO. E’ bellissimo il borgo di Monticchiello che vediamo sotto di noi arrivando da una discesa tutta curve. (Devo dire che ad un incrocio avevo avuto la voglia di percorrere una strada bianca, direzione cassia, lunga 14 Km ma non ho avuto il coraggio di imboccarla perché non sapevo le reazioni che avrebbero avuto gli altri). Vicino a Monticchiello stanno costruendo molte case private che hanno suscitato indignazione anche sui giornali esteri e devo dire con ragione. Sosta all’agriturismo per una rinfrescata e poi via verso Pienza dove avevamo prenotato per la cena. Conosco Pienza per esserci stato almeno una decina di volte ma ogni volta è un piacere. Visitiamo il paese, riusciamo anche a farci fare la prima foto in gruppo da dei ragazzi spagnoli, acquistiamo del formaggio e poi andiamo a cena. Bella serata però il ritorno è disturbato da un freddo cane (vento gelido). Meno male che a casa avevamo acceso i termosifoni. Tutti a dormire in vista del ritorno del giorno dopo.

 


        Arriva la domenica e si lascia la casa direzione San Quirico D’Orcia per ricongiungerci con gli altri e per visitare il paese. Breve visita e partenza per Roma. Ci fermiamo a Bolsena sul lungo lago per il pranzo. Il ritorno è sempre un pò triste ma abbiamo la consapevolezza di aver passato 3 giorni in posti molto belli e con una buona compagnia. Ci fermiamo a Capranica per una sosta e per un caffè e prima di ripartire ci salutiamo in quanto arrivati al raccordo anulare avremmo preso strade diverse. Il consuntivo di questo viaggio è senz’altro positivo. I miei ringraziamenti vanno a tutti quelli che hanno partecipato sperando di ritrovarci presto per un’altra uscita.

 


    Walter